Difference between revisions of "Scipione/Italiano"
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=='''GLI INIZI'''== | =='''GLI INIZI'''== | ||
Scipione si affaccia sul palcoscenico della vita eitaliana nell'Aprile 2008 e si dedica fin da subito all'attività di produzione di food in qualità di semplice impiegato lavoratore. | Scipione si affaccia sul palcoscenico della vita eitaliana nell'Aprile 2008 e si dedica fin da subito all'attività di produzione di food in qualità di semplice impiegato lavoratore. | ||
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=='''IL PARTITO'''== | =='''IL PARTITO'''== | ||
− | In politica fin da subito aderisce al partito Democracy and Future, allora presieduto dal fondatore | + | In politica fin da subito aderisce al partito {{L|Democracy and Future}} (D&F), allora presieduto dal fondatore [[carloarturo]]. |
Dopo poco la sconfitta alle elezioni del partito causa una profonda crisi interna che rende necessaria una riorganizzazione: si avvia la creazione di un direttivo di partito che dovrebbe avere il compito di coordinare l'attività, redigere i programmi e mantenere vivi i contatti con gli iscritti. | Dopo poco la sconfitta alle elezioni del partito causa una profonda crisi interna che rende necessaria una riorganizzazione: si avvia la creazione di un direttivo di partito che dovrebbe avere il compito di coordinare l'attività, redigere i programmi e mantenere vivi i contatti con gli iscritti. | ||
− | ===''' | + | ==='''Nel direttivo'''=== |
− | Nonostante la relativa giovinezza Scipione riesce a mettersi in mostra, proponendo un programma per la presidenziali del mese successivo che viene accolto con entusiasmo da paologis76, nel frattempo eletto presidente, e premiato con la nomina a segretario del direttivo di partito, riuscendo così, di fatto, ad affacciarsi sul vasto mondo della politica. | + | Nonostante la relativa giovinezza Scipione riesce a mettersi in mostra, proponendo un programma per la presidenziali del mese successivo che viene accolto con entusiasmo da [[paologis76]], nel frattempo eletto presidente, e premiato con la nomina a segretario del direttivo di partito, riuscendo così, di fatto, ad affacciarsi sul vasto mondo della politica. |
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Dopo tanta gavetta, al termine del terzo mandato (secondo consecutivo) di paologis76 alla guida di Democracy and Future, decide di candidarsi alla presidenza del partito per risollevare lo stesso, che nelle ultime sfide elettorali aveva visto un sensibile calo di voti, sperando di portare una ventata di aria nuova, uno spirito di collaborazione e un interesse tra gli iscritti, così da poter tornare in vetta alle classifiche dei partiti e poter tornare a guidare l'eItalia. | Dopo tanta gavetta, al termine del terzo mandato (secondo consecutivo) di paologis76 alla guida di Democracy and Future, decide di candidarsi alla presidenza del partito per risollevare lo stesso, che nelle ultime sfide elettorali aveva visto un sensibile calo di voti, sperando di portare una ventata di aria nuova, uno spirito di collaborazione e un interesse tra gli iscritti, così da poter tornare in vetta alle classifiche dei partiti e poter tornare a guidare l'eItalia. | ||
− | Nonostante un'imprevista azione di Victor Petrescu, che allarma gran parte dei politici eitaliani che temono un takeover del partito, Scipione ottiene una maggioranza di voti che gli consente di mettersi alla guida del partito, iniziando ad intrecciare contatti con gli altri moderati, in vista del progetto coi creare un grande centro che possa fare da alternativa agli "estremismi di Aquila et Gladius e del Partito Comunista | + | Nonostante un'imprevista azione di [[Victor Petrescu]], che allarma gran parte dei politici eitaliani che temono un {{L|Political takeover|PTO}} del partito, Scipione ottiene una maggioranza di voti che gli consente di mettersi alla guida del partito, iniziando ad intrecciare contatti con gli altri moderati, in vista del progetto coi creare un grande centro che possa fare da alternativa agli "estremismi" di {{L|Aquila et Gladius}} e del {{L|Partito Comunista Eitaliano}}. |
− | ===''' | + | ==='''L'addio a D&F e l'inizio di una nuova avventura'''=== |
A causa dell'arruolamento nell'esercito e a seguito dei numerosi stravolgimenti conosciuti dal panorama politico dell'eItalia, il 5 Febbraio Scipione decide di lasciare la sua carica di presidente di D&F. | A causa dell'arruolamento nell'esercito e a seguito dei numerosi stravolgimenti conosciuti dal panorama politico dell'eItalia, il 5 Febbraio Scipione decide di lasciare la sua carica di presidente di D&F. | ||
− | Il motivo contingente che ha prodotto questo risultato è stato, senza dubbio, la necessità di rispondere all'ordine del nuovo comandante della 3a Divisione Acqui che, da portavoce dell'HQ dell'EI, chiedeva ai soldati di spostarsi in Francia per prevenire un probabile takeover politico nelle elezioni presidenziali che stavano avendo luogo quel giorno. | + | Il motivo contingente che ha prodotto questo risultato è stato, senza dubbio, la necessità di rispondere all'ordine del nuovo comandante della {{L|3a Armata eItaliana|3a Divisione Acqui}} che, da portavoce dell'HQ dell'EI, chiedeva ai soldati di spostarsi in {{L|France|Francia}} per prevenire un probabile takeover politico nelle {{L|Presidential elections|elezioni presidenziali}} che stavano avendo luogo quel giorno. |
In realtà ormai il partito aveva perso gran parte della spinta propositiva che l'aveva caratterizzato nei mesi precedenti e, dopo aver cercato sostegno tra i membri dello stesso partito, bel tentativo di riportare in alto il nome di D&F, Scipione ha deciso di guardarsi intorno. | In realtà ormai il partito aveva perso gran parte della spinta propositiva che l'aveva caratterizzato nei mesi precedenti e, dopo aver cercato sostegno tra i membri dello stesso partito, bel tentativo di riportare in alto il nome di D&F, Scipione ha deciso di guardarsi intorno. | ||
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+ | Al ritorno in Italia dalla missione anti-takeover in Francia, si iscrive al neonato {{L|Movimento}}, partito paradossalmente definitosi a-partitico fondato da {{eLink|citizen|766311|Nemek}} e {{eLink|citizen|358411|bandiagara}} nel tentativo di dare una scossa alla community italiana e far capire che l'unico modo per tornare ad essere grandi è quello di collaborare. Orgoglioso di vedere come finalmente quello per cui si era discusso a lungo in privato era finalmente divenuto realtà, Scipione decise di gettarsi in questa nuova avventura, determinato a far sì che questo progetto possa avere un futuro. | ||
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− | Le elezioni del Giugno 2008 lo vedono inserito in buona posizione nella lista (allora ancora bloccata) di D&F, riuscendo così a guadagnarsi un posto da | + | Le elezioni del Giugno 2008 lo vedono inserito in buona posizione nella lista (allora ancora bloccata) di D&F, riuscendo così a guadagnarsi un posto da {{L|Congress member|Membro del Congresso}} che continua a mantenere fino a Gennaio 2009. |
La bagarre politica che ha caratterizzato il bimestre Dicembre-Gennaio, insieme ad alcuni scandali scoppiati e una generale diminuzione dello stimolo propositivo, portano Scipione a decidere di lasciare il Congresso e non proporre la sua candidatura alle elezioni del 25 Gennaio 2009 ("almeno per questo mese stacco la spina e passo la mano" è quello che gli si sente dire, ma ... chissà) | La bagarre politica che ha caratterizzato il bimestre Dicembre-Gennaio, insieme ad alcuni scandali scoppiati e una generale diminuzione dello stimolo propositivo, portano Scipione a decidere di lasciare il Congresso e non proporre la sua candidatura alle elezioni del 25 Gennaio 2009 ("almeno per questo mese stacco la spina e passo la mano" è quello che gli si sente dire, ma ... chissà) | ||
=='''AL GOVERNO'''== | =='''AL GOVERNO'''== | ||
− | L'elezione al Congresso coincide con la vittoria elettorale anche del candidato alla presidenza della coalizione D&F-AetG-LN, paologis76, che inserisce Scipione nella sua squadra di governo in qualità di ministro del welfare. | + | L'elezione al Congresso coincide con la vittoria elettorale anche del candidato alla presidenza della coalizione D&F-AetG-LN, [[paologis76]], che inserisce Scipione nella sua squadra di governo in qualità di {{L|Minister of Welfare|ministro del welfare}}. |
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− | Il ministero era stato creato solo durante il governo precedente e quindi il lavoro risulta macchinoso e complesso: il risultato è però un'organizzazione efficace che resiste, con le opportune modifiche per adattarsi al mutare degli eventi | + | Il ministero era stato creato solo durante il governo precedente e quindi il lavoro risulta macchinoso e complesso: il risultato è però un'organizzazione efficace che resiste, con le opportune modifiche per adattarsi al mutare degli eventi. I successivi presidenti ([[Dio Akira|Akira]] e [[bisiacco]]) lo riconfermano alla guida del ministero, dandogli modo di continuare il lavoro iniziato. |
− | I successivi presidenti (Akira e | + | |
− | Le elezioni di settembre vedono vincere dopo parecchio tempo un candidato del Fronte Popolare, Gracchius. | + | Le elezioni di settembre vedono vincere dopo parecchio tempo un candidato del Fronte Popolare, [[Gracchius]]. |
Alcune divergenze e incomprensioni portano ad una rottura tra il nuovo governo e Scipione, che lascia quindi la carica di Ministro del Welfare nella mani di Parh. | Alcune divergenze e incomprensioni portano ad una rottura tra il nuovo governo e Scipione, che lascia quindi la carica di Ministro del Welfare nella mani di Parh. | ||
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+ | Continua l'attività da congressman finchè non viene contattato da {{eLink|citizen|452051|BertoHZ}}, eletto alle presidenziali del 05 Novembre 2008, e incaricato di fare da portavoce al presidente stesso redigendo un resoconto ogni 3/4 giorni, sull'operato del governo e del congresso. | ||
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− | + | L'iniziativa viene accolta bene e, dopo una pausa dovuta ad un sovraccarico di impegni nel mese di Dicembre (governo [[megalomaniac]]), riprende un ruolo molto simile, accettando l'incarico di Ministro della Comunicazione e della Cultura nel governo di transizione di pier4reich, andato al potere dopo l'approvazione della mozione di sfiducia al presidente eletto [[Colinar]]. | |
+ | =='''CARRIERA MILITARE'''== | ||
+ | L'abbandono della poltrona da Congressman significa una riacquistata libertà di movimento internazionale e quindi l'arruolamento nelle file dell'{{L|Esercito eItaliano|EI}}. La scelta ricade su un'armata difensiva (non è ancora stato dato infatti un addio definitivo alla politica da parte sua), e così viene arruolato nella {{L|3a Armata eItaliana|3a Divisione Acqui}}. | ||
− | + | La prima missione in cui viene coinvolto non è propriamente militare: per le elezioni del 5 Febbraio i soldati vengono infatti incaricati di spostarsi in Francia per prevenure un possibile takeover politico straniero. Missione compiuta! | |
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“ Hosti non solum dandam esse viam ad fugiendum, sed etiam muniendam. ” | |
(Scipione l'Africano)
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“ Al nemico non solo bisogna concedere una via per scappare, ma anche rendergliela sicura. ” | |
(Scipione l'Africano)
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GLI INIZI
Scipione si affaccia sul palcoscenico della vita eitaliana nell'Aprile 2008 e si dedica fin da subito all'attività di produzione di food in qualità di semplice impiegato lavoratore.
IL PARTITO
In politica fin da subito aderisce al partito Democracy and Future (D&F), allora presieduto dal fondatore carloarturo. Dopo poco la sconfitta alle elezioni del partito causa una profonda crisi interna che rende necessaria una riorganizzazione: si avvia la creazione di un direttivo di partito che dovrebbe avere il compito di coordinare l'attività, redigere i programmi e mantenere vivi i contatti con gli iscritti.
Nel direttivo
Nonostante la relativa giovinezza Scipione riesce a mettersi in mostra, proponendo un programma per la presidenziali del mese successivo che viene accolto con entusiasmo da paologis76, nel frattempo eletto presidente, e premiato con la nomina a segretario del direttivo di partito, riuscendo così, di fatto, ad affacciarsi sul vasto mondo della politica.
La presidenza
Dopo tanta gavetta, al termine del terzo mandato (secondo consecutivo) di paologis76 alla guida di Democracy and Future, decide di candidarsi alla presidenza del partito per risollevare lo stesso, che nelle ultime sfide elettorali aveva visto un sensibile calo di voti, sperando di portare una ventata di aria nuova, uno spirito di collaborazione e un interesse tra gli iscritti, così da poter tornare in vetta alle classifiche dei partiti e poter tornare a guidare l'eItalia.
Nonostante un'imprevista azione di Victor Petrescu, che allarma gran parte dei politici eitaliani che temono un PTO del partito, Scipione ottiene una maggioranza di voti che gli consente di mettersi alla guida del partito, iniziando ad intrecciare contatti con gli altri moderati, in vista del progetto coi creare un grande centro che possa fare da alternativa agli "estremismi" di Aquila et Gladius e del Partito Comunista Eitaliano.
L'addio a D&F e l'inizio di una nuova avventura
A causa dell'arruolamento nell'esercito e a seguito dei numerosi stravolgimenti conosciuti dal panorama politico dell'eItalia, il 5 Febbraio Scipione decide di lasciare la sua carica di presidente di D&F. Il motivo contingente che ha prodotto questo risultato è stato, senza dubbio, la necessità di rispondere all'ordine del nuovo comandante della 3a Divisione Acqui che, da portavoce dell'HQ dell'EI, chiedeva ai soldati di spostarsi in Francia per prevenire un probabile takeover politico nelle elezioni presidenziali che stavano avendo luogo quel giorno.
In realtà ormai il partito aveva perso gran parte della spinta propositiva che l'aveva caratterizzato nei mesi precedenti e, dopo aver cercato sostegno tra i membri dello stesso partito, bel tentativo di riportare in alto il nome di D&F, Scipione ha deciso di guardarsi intorno.
Al ritorno in Italia dalla missione anti-takeover in Francia, si iscrive al neonato Movimento, partito paradossalmente definitosi a-partitico fondato da Nemek e bandiagara nel tentativo di dare una scossa alla community italiana e far capire che l'unico modo per tornare ad essere grandi è quello di collaborare. Orgoglioso di vedere come finalmente quello per cui si era discusso a lungo in privato era finalmente divenuto realtà, Scipione decise di gettarsi in questa nuova avventura, determinato a far sì che questo progetto possa avere un futuro.
CONGRESS
Le elezioni del Giugno 2008 lo vedono inserito in buona posizione nella lista (allora ancora bloccata) di D&F, riuscendo così a guadagnarsi un posto da Membro del Congresso che continua a mantenere fino a Gennaio 2009.
La bagarre politica che ha caratterizzato il bimestre Dicembre-Gennaio, insieme ad alcuni scandali scoppiati e una generale diminuzione dello stimolo propositivo, portano Scipione a decidere di lasciare il Congresso e non proporre la sua candidatura alle elezioni del 25 Gennaio 2009 ("almeno per questo mese stacco la spina e passo la mano" è quello che gli si sente dire, ma ... chissà)
AL GOVERNO
L'elezione al Congresso coincide con la vittoria elettorale anche del candidato alla presidenza della coalizione D&F-AetG-LN, paologis76, che inserisce Scipione nella sua squadra di governo in qualità di ministro del welfare.
Ministro del Welfare
Il ministero era stato creato solo durante il governo precedente e quindi il lavoro risulta macchinoso e complesso: il risultato è però un'organizzazione efficace che resiste, con le opportune modifiche per adattarsi al mutare degli eventi. I successivi presidenti (Akira e bisiacco) lo riconfermano alla guida del ministero, dandogli modo di continuare il lavoro iniziato.
Le elezioni di settembre vedono vincere dopo parecchio tempo un candidato del Fronte Popolare, Gracchius. Alcune divergenze e incomprensioni portano ad una rottura tra il nuovo governo e Scipione, che lascia quindi la carica di Ministro del Welfare nella mani di Parh.
Portavoce del presidente
Continua l'attività da congressman finchè non viene contattato da BertoHZ, eletto alle presidenziali del 05 Novembre 2008, e incaricato di fare da portavoce al presidente stesso redigendo un resoconto ogni 3/4 giorni, sull'operato del governo e del congresso.
Ministro della Comunicazione e della Cultura
L'iniziativa viene accolta bene e, dopo una pausa dovuta ad un sovraccarico di impegni nel mese di Dicembre (governo megalomaniac), riprende un ruolo molto simile, accettando l'incarico di Ministro della Comunicazione e della Cultura nel governo di transizione di pier4reich, andato al potere dopo l'approvazione della mozione di sfiducia al presidente eletto Colinar.
CARRIERA MILITARE
L'abbandono della poltrona da Congressman significa una riacquistata libertà di movimento internazionale e quindi l'arruolamento nelle file dell'EI. La scelta ricade su un'armata difensiva (non è ancora stato dato infatti un addio definitivo alla politica da parte sua), e così viene arruolato nella 3a Divisione Acqui.
La prima missione in cui viene coinvolto non è propriamente militare: per le elezioni del 5 Febbraio i soldati vengono infatti incaricati di spostarsi in Francia per prevenure un possibile takeover politico straniero. Missione compiuta!